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La vetrina dei segreti

a cura di F. Concioni, 10 giugno 2015

Il Monumento ai Caduti di Lucca. Quando la fotografia delinea il quadro della storia

Lucca, cappella di Santa Lucia. Scultura equestre facente parte del Monumento ai Caduti da erigersi in piazzale Umberto I, poi del Risorgimento, 1930 ca.
Fondo: Ettore Cortopassi, ECN 3819

Questi documenti sono conservati presso l'Archivio Fotografico Lucchese del Comune di Lucca "Arnaldo Fazzi"

L'Archivio Fotografico Lucchese del Comune di Lucca "Arnaldo Fazzi" possiede una ricchissima documentazione iconografica che, attraverso migliaia e migliaia di esemplari di varia natura, definisce, in modo quasi perfetto e con cadenza temporale sistematica, l'evoluzione della Città nelle sue più significative espressioni. Pittura, scultura, artigianato, architettura, urbanistica, agricoltura, paesaggio, religione, politica, tradizione e cultura emergono con limpidezza dalle splendide realizzazioni dei fotografi professionisti locali del passato e mostrano a ciascuno di noi, con la forza dell'immediatezza, le origini di un'identità collettiva.
Esempio eclatante è fornito dalla rassegna di Ettore Cortopassi (1895-1989) sull'esecuzione e  inaugurazione del Monumento ai Caduti in piazzale Umberto I, poi del Risorgimento. Le immagini dei disegni, dei bozzetti, delle singole componenti scultoree,  dell'assemblaggio e della collocazione fisica, narrano, con dovizia di particolari, l'impegno lavorativo che interessò per parecchi anni lo scultore Alfredo Angeloni (1883-1953), poi gratificato da un risultato eccellente: l'imponente statua equestre collocata al centro di uno spiazzo completamente ridisegnato ad aiuole allo scopo. Bellissime le vedute del nuovo piazzale Umberto I. Le inquadrature, dalle linee maniacalmente precise e pulite, nonostante un cielo grigissimo, aiutano a trasmettere la grandezza dell'opera compiuta.
A corredo di questo contributo debbono aggiungersi tredici lastre in vetro, di medio e grande formato, che immortalano il re Vittorio Emanuele III a Lucca domenica 9 novembre 1930 per la cerimonia di scoprimento. Era la terza volta che il Sovrano, dopo le visite del 1924 e del 1926, veniva accolto con entusiasmo dalla popolazione lucchese. Ogni sua significativa tappa non può non trovare esatto riscontro in uno scatto del professionista accreditato: nel Cortile degli Svizzeri quando passa in rassegna il 22° Reggimento Fanteria, quando si affaccia al balcone del Palazzo del Governo, quando si trasferisce in auto, quando arriva nel piazzale Umberto I, quando prende posto sulla tribuna, quando assiste al rito di benedizione presieduto dall'arcivescovo Antonio Torrini.
All'epoca fotografie di "grande" cronaca per una "piccola" città, riportate, per importanza, sulle pagine dei giornali. Oggi fotografie alle quali il tempo ha attribuito dignità di fonte in grado di contribuire a delineare il quadro di una storia.

Per approfondire vedi anche il visita un archivio dedicato all'Archivio Fotografico Lucchese

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