Archivi in Toscana

Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi

La vetrina dei segreti

A cura di Massimo Misiti, in collaborazione con Silvia Bianchi, Elisa Brunoni, Viola Fioravanti (progetto 500 giovani per la cultura), 25 gennaio 2016

Ripensare il turismo: le proprietà dell'AAT di Firenze

Villa Camerata
sede dell'Ostello della Gioventù

Questi documenti sono conservati presso l'Archivio dell'Azienda Autonoma per il Turismo di Firenze

L’ Azienda Autonoma per il Turismo, attiva a Firenze dal 1932 alla fine degli anni ’80, ha lasciato molte testimonianze concrete e permanenti della propria attività. L’archivio dell’AAT, recentemente oggetto di riordino, mostra i diversi settori di intervento dell’ente nella sua azione di promozione turistica: manifestazioni, pubblicazioni, interventi di recupero e valorizzazione.

Oltre a questo, le carte raccontano le vicende relative ai tre immobili di cui l’AAT nel corso degli anni è divenuta proprietaria: il golf Ugolino, villa Camerata e villa Vittoria.

Nel 1933 l’Azienda acquistò una tenuta all’Ugolino con l’idea di realizzare un campo da golf e altri impianti annessi (piscina e campi da tennis) con l’obiettivo di favorire il flusso di visitatori anglosassoni e di quelle famiglie inglesi che avevano scelto Firenze come seconda patria. I progetti ed i lavori riguardanti il Golf Ugolino, situato fuori Firenze nei comuni di Impruneta e Bagno a Ripoli, sono ampiamente documentati nell’archivio dell’Azienda.

La villa di Camerata venne trasformata in Ostello della Gioventù nel corso degli anni ’50 allo scopo di favorire il turismo sociale, offrendo la possibilità, in particolare ai giovani, di soggiornare a Firenze a prezzi modici; anche in questo caso si conservano nell’archivio le testimonianze dell’acquisto e dei lavori sull’immobile.

Nel 1964 l’Azienda acquistò la Villa Vittoria, con l’intento di far assumere al complesso la caratterizzazione di polo congressuale. Fu infatti affidato pochi anni dopo all’architetto Pierluigi Spadolini l’incarico di ristrutturare il complesso con l’obiettivo di dotarlo di una sala interrata da almeno mille posti a sedere. La presenza di un centro appositamente dedicato a seminari e congressi, collocato in una posizione centrale e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (la villa si trova a pochi metri dalla stazione Santa Maria Novella) aveva la funzione di favorire il turismo congressuale. Abbondante è la documentazione conservata nell’archivio riguardante villa Vittoria: dall’acquisto dell’immobile alle planimetrie, alle perizie tecniche per l’acquisto e l’adattamento, allo statuto del centro congressi.

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