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Quando a Livorno c'era il colera

A cura di Monica Moschei, marzo 2015

Introduzione

Rapporto del dr. Salmi sullo svilupparsi dell'epidemia

La storia di una città di mare si intreccia spesso con l’esplodere di crisi sanitarie legate ad epidemie di colera. Livorno, che nel corso della sua esistenza ha affrontato ben sette gravissime epidemie (la prima nel 1835, l’ultima nel 1911) fu una delle prime città a dotarsi di un ufficio sanitario di igiene e ad emettere ordinanze recanti indicazioni di profilassi e prevenzione della malattia; in quest’ottica è particolarmente interessante l’intervento sanitario adottato nella città dall’Ufficio di Igiene presieduto dal Prof. Ivo Bandi, durante l’ultima grande epidemia del 1911. 

 

Nell’estate del 1911 (nei mesi di luglio e settembre) la città di Livorno fu interessata da un’epidemia colerica di notevole entità, come riportato nel Primo rapporto sulla epidemia colerica 1911 redatto dall’Ufficiale Sanitario del Comune Dott. Luigi Salmi. L’epidemia di colera si sviluppò dai primi giorni del mese di luglio 1911 esattamente dal giorno 6 luglio con n. 2 casi; il giorno 9 nessuna caso…e si è mantenuta fino al giorno 23 luglio, non oltrepassando gli 8 casi …poi un crescendo del giorno 11 fino al 13  agosto. In totale si sono verificati 375 casi, dei quali 161 maschi e 214 femmine; sono morti n. 80 maschi e n. 106 femmine. La media della mortalità sarebbe fino ad oggi [14 agosto 1911] del 50% (cfr. Municipio di Livorno Epidemia colerica 1991 –  Rapporti dell’Ufficiale sanitario del comune Dott. Luigi Salmi, Livorno, Sta. Tipo-litografico Fagiolini & C., 1912; Archivio Storico del Comune di Livorno (da ora in avanti C.L.A.S.), serie Affari 1911).

 

Per citare questo speciale:

M. MOSCHEI, Quando a Livorno c'era il colera, in Percorsi, 4, Portale Archivistico Toscano, marzo 2015