Archivi in Toscana

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Un territorio e la sua storia. Le carte della Comunità di Bagnone

a cura di Monica Armanetti (Rete degli Archivi della provincia di Massa-Carrara), febbraio 2017

La Restaurazione ed il periodo parmense (1815 - 1859)

Il volume di Deliberazioni della Comunità iniziato sotto il governo parmense
Archivio della Comunità di Bagnone

L'editto dato dalle Reali Segreterie di Stato e Finanze il 27 giugno 1814 decretò la caduta delle mairies e l'istituzione di magistrature comunitative. La sistemazione territoriale del Granducato assegnò a Bagnone la sede di un "vicariato Regio di IV classe", ossia un tribunale subalterno del Circondario della Ruota Civile di Pisa. Inoltre il Motuproprio del 5 dicembre 1838 istituì un circondario di quinta classe a Bagnone.

Le tipologie documentarie, sia per quanto concerne l'attività dei cancellieri che degli ufficiali giudiziari, pur con qualche rimaneggiamento, rimasero sostanzialmente quelle introdotte nei periodi precedenti alla dominazione francese, unica innovazione può essere considerata la documentazione prodotta dagli ingegneri di circondario, consistente in relazioni, progetti per costruzioni o ristrutturazioni di edifici e strade, supportati da una notevole quantità di materiale iconografico.

Il trattato segreto di Firenze del 28 novembre 1844 decretò la permuta di alcuni territori tra il Granduca di Toscana, il Duca di Modena e il Duca di Lucca Lodovico di Borbone. All'indomani della morte di Maria Lugia, duchessa di Parma (1847) si dette avvio alla dinamica degli scambi precedentemente stabiliti. Nel gennaio del 1848, con l'arrivo a Pontremoli di un commissario straordinario, venne costituita la Lunigiana Parmense, comprendente tutti i territori dell' alta val di Magra. I popoli lunigianesi si opposero strenuamente al nuovo regime e i comitati comunali, approfittando della confusione politica che si era venuta a creare dopo la dichiarazione della guerra all'Austria, dettero vita ad un Governo Provvisorio che segnò l'annessione della Lunigiana Parmense al Granducato di Toscana. Nella primavera del 1849, quando le sorti della la guerra d'indipendenza volsero a favore dell' Austria e Carlo Lodovico venne riportato sul trono, la Lunigiana settentrionale venne nuovamente aggregata al Ducato di Parma, con la denominazione di Provincia di Pontremoli.

La provincia era divisa in sei comuni: Bagnone, comprendente a sua volta 19 comunelli, Filattiera, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca, Zeri, il capoluogo era Pontremoli. Bagnone divenne anche sede di una esattoria per la riscossione delle imposte.

Il governo di Carlo III si rivelò alquanto dispotico e nel 1854 il duca venne assassinato a Parma. La moglie Maria Luisa assunse il potere in nome del figlio minorenne, ma nel 1859 scoppiarono i moti rivoluzionari che videro le popolazioni lunigianesi decisamente orientate verso il Piemonte, il quale decise l'annessione della Lunigiana Parmense.

La produzione documentaria riguardante i vari aspetti della vita della podesteria (amministrativo, fiscale, sociale, demografico), affidata ai podestà, è caratterizzata dalla redazione di una serie di registri di diverse dimensioni: dai cospicui volumi che raccolgono i dati relativi allo stato della popolazione risultante dai censimenti annuali, ai registri di poche carte in cui sono state trascritte le dichiarazioni dell'avvenuta pulizia dei camini.

Per citare questo speciale:

Monica Armanetti, Un territorio e la sua storia. Le carte della Comunità di Bagnone, 19, Portale Archivistico Toscano, febbraio 2017