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ARCTON. Archivi di cristiani nella Toscana del Novecento

ARCTON - documenti vari

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ARCTON

a cura di C. Gentile

Indirizzo:
Via delle Panche, 30 - 50141 Firenze

Telefono: Fondazione La Pira 055284542

Indirizzo e-mail: associazione.arcton@gmail.com

Sito web

Nell’aprile del 2012 nasce a Firenze l’associazione degli Archivi di cristiani nella Toscana del Novecento (ARCTON) per volontà dei suoi soci fondatori ovvero il cardinale Silvano Piovanelli, Stefano Tilli, Mario Petracchi, don Renzo Rossi, Pier Luigi Meucci – oggi presidente – Bruna Bocchini, Gabriele Pecchioli, Bruno Magherini, Piero Brunori, Mario Primicierio e Gilberto Aranci.
Scopo di ARCTON è quello di raccogliere, ordinare e offrire alla consultazione di studiosi ed interessati la documentazione prodotta da alcune personalità del cattolicesimo democratico fiorentino degli anni Cinquanta-Settanta, vicine a sacerdoti come don Giulio Facibeni, don Lorenzo Milani e don Divo Barsotti.

Tale iniziativa rientra nel progetto di salvaguardia degli archivi di personalità religiose e laiche, appartenenti al mondo cattolico toscano del XX secolo, avviato negli ultimi anni dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. L’urgenza e la necessità di salvaguardare le testimonianze di quei “preti scomodi”, che animarono il dibattito fiorentino negli anni del Concilio Vaticano II, ha mosso l’organo di tutela verso l’individuazione, il censimento e la dichiarazione di notevole interesse di molti fondi documentali.

Attualmente, presso i locali dell'Opera della Madonnina del Grappa di Firenze, che ospita la sede di ARCTON, sono conservati le carte di Gian Paolo Meucci, Anna Ninci Meucci, don Renzo Rossi, don Ajmo Petracchi, don Gino Bonanni, don Danilo Cubattoli, don Paolo Giannoni e Raffaello Torricelli.
I fondi racchiudono la storia di quel fervente movimento cattolico, diffuso negli ambienti sociali della Firenze della seconda metà del Novecento: il mondo delle parrocchie, della borghesia intellettuale, ma anche quello degli emarginati, così come il mondo della politica. Una delle personalità che infatti fa da cerniera agli archivi conservati è Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, così come lo è don Lorenzo Milani, carismatico maestro di Barbiana: ciascuno dei personaggi di cui si conserva l’archivio ha infatti intrecciato relazioni più o meno profonde e durature con queste due figure chiave della Toscana di metà Novecento.
Tutta la documentazione è stata oggetto di una prima fase di ordinamento e inventariazione, e sono tuttora in corso studi approfonditi per una più particolareggiata descrizione del materiale conservato: da questo avvicinamento alle carte emergono nomi di corrispondenti, bozze di studi e poesie, interventi a convegni e riflessioni personali di notevole rilevanza come le lettere di Don Milani e di Ottone Rosai a Gian Paolo Meucci, la corrispondenza tra Margherita Guidacci e Anna Ninci, le lettere e le poesie di padre David Maria Turoldo – inviate sempre ad Anna Ninci – le migliaia di fotografie conservate nel fondo Rossi, raffiguranti tutte le tappe della sua vita, narrata del resto in maniera approfondita e dettagliata negli oltre 700 diari che egli ha scritto quotidianamente dal 1943 al 2013, e di cui in archivio si conserva una buona parte.
Di grande interesse sociale, tra le carte di don Cuba (don Danilo Cubattoli, 1922-2006), appaiono i carteggi con i carcerati fiorentini, portati avanti per più di quarant’anni, e lo schedario cinematografico, composto da dieci raccoglitori ordinati alfabeticamente e testimone preziosissimo degli anni Settanta, con centinaia di film descritti minuziosamente.
Il fondo di don Paolo Giannoni, monaco camaldolese presso l’eremo di Mosciano (Scandicci), recentemente scomparso (28 giugno 1935 - 7 ottobre 2018), è composto da ben 760 fascicoli suddivisi in 43 buste, oltre ai quali sono presenti videocassette, dvd e fotografie. In esso sono custodite le numerose riflessioni del monaco sulla teologia e sul rapporto tra uomo e Chiesa, nonché su argomenti di grande attualità ed interesse quali la crisi vocazionale, la mobilità etnica, le società multi-religiose, il ruolo della CEI, la figura di Papa Ratzinger e molto altro ancora.
Per quanto riguarda i quaderni e i diari di don Gino Bonanni, già pubblicati in due occasioni da Alessandro Dini (1), e consegnati ad ARCTON dopo una prima custodia affidata a don Giorgio Tarocchi, possono a buon diritto essere considerati vere e proprie pagine di storia italiana e non solo, in quanto ricchi di riferimenti alla seconda guerra mondiale, all’alluvione di Firenze, a grandi eventi quali la morte di Martin Luther King, il sequestro di Aldo Moro, la morte di Papa Paolo VI e numerosi altri fatti di cronaca.
Nell’archivio di don Ajmo Petracchi, conservato inizialmente in 15 scatoloni e suddiviso dallo stesso don Ajmo in fascicoli tematici, emerge la documentazione relativa alla visita di Papa Giovanni Paolo II a Firenze, nel 1986, e la ricca corrispondenza con il cardinale Piovanelli, oltre alle numerose carte relative al suo segretariato presso la diocesi fiorentina.
Infine, per quanto riguarda le carte di Raffaello Torricelli, arrivate recentemente, sarà necessario attendere la loro suddivisione e sistemazione per poterne apprezzare i contenuti e gli spunti di riflessione di sicuro interesse sociale.

Appare quindi di tutta evidenza il ruolo fondamentale di ARCTON come custode della memoria di numerose pagine di storia fiorentina e, più in generale toscana, storicamente nodali e imprescindibili per la comprensione della nostra società attuale.
L’auspicio dei suoi fondatori è quindi quello di una più grande valorizzazione e di una più ampia divulgazione del proprio patrimonio documentale, allo scopo di poterne trarre maggior conoscenza, consapevolezza e quindi maturità sociale.

(1) Alessandro Dini, Mons. Gino Bonanni: un profilo (1925-1995) in «Religioni e Società», XXVII, 72, Gennaio-Aprile 2012, pp. 55-61 e A. Dini, Il Divino nell’uomo. Antologia di testi tratti dai quaderni di mons. Gino Bonanni, Firenze, Polistampa, 2004

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