Il volume Archivi di imprese industriali in Toscana, pubblicato nel 1982 a cura della Soprintendenza archivistica della Toscana ed il CNR, costituì il primo censimento degli archivi d'impresa diffusi sul territorio toscano: un patrimonio documentario fondamentale per comprendere le dinamiche sociali ed economiche regionali. Trenta anni dopo gli archivi di impresa individuati da parte della Soprintendenza sono oltre 200, un numero che rende l'idea della capillarità e l'importanza di queste nel tessuto economico toscano.
Tra le tipologie documentarie riconducibili al mondo del lavoro e sottoposte ad attività di tutela e valorizzazione possiamo segnalare gli archivi delle attività agricole, in particolar modo delle fattorie, e gli archivi degli istituti di credito ed assicurativi. Ma anche gli archivi delle banche conservano documentazione utile per ricostruire sia le politiche del credito che il contesto economico. Tra gli istituti toscani che hanno attivato la salvaguardia della propria documentazione storica, troviamo una folta rete di banche popolari e Casse di Risparmio. Queste ultime, ormai equiparate alle altre banche, sono state recentemente coinvolte in processi di fusione ed acquisizione. Sono stati riordinati e provvisti di inventario gli archivi storici della Cassa di Risparmio di Firenze (ora Gruppo Intesa-San Paolo), la Cassa di Risparmio di Pisa (ora Gruppo Banco Popolare) e il Monte dei Paschi di Siena, di origini molto più antiche. Altre 'istituzioni del lavoro' sono le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) che, in qualità di enti locali non territoriali, dotati di autonomia funzionale sono tenuti a conservare il proprio archivio.
A questa ricchezza documentaria fa riscontro un impegno progressivo nella creazione di portali e nell'immissione di documentazione on line. I primi passi sono stati mossi con il portale Archivi d'impresa legato al SAN e con le schede descrittive del portale SIUSA. La Regione ha avviato un censimento degli archivi delle case editrici toscane, i cui risultati sono disponibili on line.
Sono inoltre presenti gli archivi dell'azienda Piaggio e della Camera di Commercio di Lucca che ha messo a disposizione molto del proprio patrimonio documentario.
Di fondamentale importanza sono poi gli archivi dei Sindacati, diffusi capillarmente su tutto il territorio regionale. Alcune organizzazioni sindacali si sono dotate di centri di documentazione che fungono da istituti di concentrazione delle carte. Si segnalano in particolare il Centro Documentazione e Archivio Storico della CGIL Regionale Toscana che rimanda ad altro materiale online messo a disposizione da realtà sindacali dislocate nelle varie province toscane.
Infine un altro aspetto fondamentale della storia del lavoro nel nostro paese è quello dell'emigrazione a cui è dedicata la Fondazione Paolo Cresci, dotata di un ricchissimo archivio.