Gli archivi delle istituzioni di assistenza e beneficenza e volontariato, sia religiose che laiche, legate al mondo della sanità o a quello del lavoro, politiche o non, compongono un panorama multiforme che parte dal Medioevo per arrivare ai giorni nostri. Le congregazioni (ospedali, confraternite, misericordie, compagnie, opere pie) fin dal secolo XVIII furono sottoposte a controllo da parte delle autorità pubbliche e a frequenti fusioni dei loro patrimoni e archivi. Nel 1862 furono create in ogni Comune le Congregazioni di Carità, destinate a recepire patrimoni e archivi di vecchie istituzioni caritative; lo stesso avvenne nel 1937 in seguito alla legge che istituiva in luogo delle Congregazioni gli Enti Comunali di Assistenza, poi soppressi nel 1977.
Gli archivi storici degli istituti assistenziali si trovano solitamente o presso gli enti titolari o negli archivi dei Comuni o negli Archivi di Stato, dove le norme vigenti prevedono che siano versati in caso di soppressione. Si ricorda in particolar modo il destino degli archivi delle compagnie religiose soppresse in epoca leopoldina sul territorio granducale, concentrati presso l’allora Archivio Centrale dello Stato, oggi Archivio di Stato di Firenze.
Non tutti gli istituti subirono però la medesima sorte: alcuni di essi superarono indenni l’epoca delle soppressioni, mantenendo l’ininterrotta custodia dell’archivio come l’Istituto degli Innocenti di Firenze, il cui fondo è stato recentemente oggetto di inventariazione e descrizione online, o l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.
Nel periodo posteriore all'Unità d'Italia si sviluppò anche un movimento laico di volontariato che, diffuso capillarmente, dette vita a numerose associazioni di pubblica assistenza, i cui archivi sono solitamente conservati presso gli enti produttori.
In questo ampio panorama, negli ultimi anni sono state molte le iniziative di valorizzazione dei fondi archivistici di enti assistenziali. Recentemente è stato completato, dopo quattro anni di lavoro, l’inventario dell’archivio storico della Pia Casa di Lavoro di Montedomini e degli archivi aggregati dell’Orfanotrofio di S. Filippo Neri e degli Ospizi Marini “Barellai”, per un totale di 4005 unità documentarie, fra registri, filze e faldoni. L’intero lavoro è disponibile sul sito web della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica. Questi inventari vanno ad affiancarsi a quelli della Congregazione dei Vanchetoni e dell’Educatorio di Fuligno che oramai fanno parte anch’essi del patrimonio dell’Azienda Servizi Montedomini.
Un progetto articolato è stato intrapreso dal CESVOT - Centro Servizi Volontariato Toscana con "Non ti scordar di te", un catalogo che consente di interrogare collettivamente o singolarmente il patrimonio delle biblioteche e degli archivi storici delle associazioni di volontariato toscane aderenti all'iniziativa.