La visita di Hitler a Firenze, il 9 maggio 1938, è un evento molto ben documentato. Innanzi tutto dalla stampa di regime, ripetitiva e pesantemente retorica. Poi, da moltissima documentazione iconografica: fotografie, studi grafici per allestire le vie di Firenze, cartoline illustrate, un documentario dell'Istituto LUCE.
Un ruolo rilevante, fra le fonti che documentano la visita di Hitler a Firenze, ce l’ha senz’altro la documentazione conservata presso l'Archivio storico del Comune di Firenze, il quale possiede, tra l’altro, i bozzetti preparatori dell’allestimento del percorso che fecero quel giorno Hitler e Mussolini.

Per addobbare Firenze l’Amministrazione comunale incarica infatti, il 7 febbraio 1938, il Direttore della Direzione III – Lavori Pubblici ed Urbanismo, l’ing. Alessandro Giuntoli, della costituzione di un ufficio dedicato - per la speciale organizzazione artistica e tecnica - e dotato di personale tecnico, amministrativo e contabile perché il disbrigo delle numerose pratiche e lavori possano svolgersi nel modo più semplice e più celere. Si tratta dell'“Ufficio per i festeggiamenti in occasione della visita del Führer”: il coordinamento delle varie fasi della festa e la regia dell'intera manifestazione sono affidati a Giorgio Venturini, regista e autore drammatico, a confermare lo stretto rapporto tra la manifestazione politica e lo spettacolo teatrale.

Tra le migliaia di carte, affiorano le ansie a fare presto e a tenere sotto controllo le ingenti spese che si vanno a rendere indispensabili per rifacimenti di alcune facciate e strade, sistemazione degli impianti per l’acqua potabile e antincendio, ma soprattutto rilevanti gli sforzi di immagine per dare alla città un aspetto assolutamente artefatto, destinato a compiacere sì l’ospite ma di più a mostrare il volto del potere dominante.