Lo scopo di questo percorso è quello di segnalare siti web nei quali si descrive il patrimonio archivistico di provenienza toscana pervenuto a vario titolo a importanti istituti culturali (biblioteche, archivi, fondazioni) ed università situate all’estero. Il fenomeno della presenza di carte toscane di interesse storico presso istituzioni straniere riguarda significativamente il patrimonio archivistico privato, rappresentato da documenti provenienti da archivi familiari o da collezioni storiche. Esso si spiega con la pratica del commercio documentario che può essere assimilato al commercio delle opere d’arte, così diffuso in Toscana soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
Uno dei tentativi più famosi di portare all’estero carte private importanti fu rappresentato in quel periodo dall’affare delle carte Buonarroti (1861-1866), la cui esportazione fu sventata grazie all’intervento del Ministero della Pubblica Istruzione e di Francesco Bonaini, Soprintendente agli archivi toscani: oggi quelle carte sono conservate presso Casa Buonarroti a Firenze. Così come molto citato nella letteratura archivistica è l’episodio della vendita all’asta, nel 1918, a Londra dell’archivio fiorentino dei marchesi Medici Tornaquinci nel quale intervennero con decisione e con una forte polemica personaggi come Eugenio Casanova ed Isidoro Del Lungo, all’epoca presidente dell’Accademia della Crusca.
Un libro pubblicato in Italia nel 1992 da Maria X. Wells, già docente di italiano presso la University of Texas, Austin (USA), Italian Post-1600 Manuscripts and Family Archives in North American Libraries, faceva il punto su questa disseminazione di carte italiane e toscane nelle biblioteche di alcune importanti università del Nord America, senza però coprire la restante pluralità di fondazioni.
Oggi con la diffusione delle informazioni sul web, quello che potrebbe rappresentare un danno al patrimonio archivistico privato italiano di interesse storico appare attenuato.
Due sono per il momento gli esempi che si propongono e che saranno oggetto di due appuntamenti distinti.
Il primo caso riguarda uno degli ultimi, in ordine di tempo, episodi di esportazione, quello dell'archivio Spinelli, acquistato per la “Beinecke Rare Book & Manuscript Library” dalla Yale University (New Haven, Connecticut, USA).
Il secondo appuntamento sarà dedicato alle carte Gondi e Medici di provenienza del Conservatorio delle Montalve alla Quiete di Firenze, dagli anni Sessanta del Novecento conservate presso la University of Pennsylvania, Philadelphia (USA), Rare and Manuscript Library Collections.
E. INSABATO, Gli archivi toscani nel mondo, in Percorsi, 6, Portale Archivistico Toscano, giugno 2015