I recenti studi hanno permesso di individuare le carte di Tutela delle Eredi Bartolini nel fondo Preture civili e penali di Firenze attraverso le quali è stato possibile definire le vicende dello studio di San Frediano dopo la morte del maestro e chiarire quelle relative al completamento delle molte opere non finite. Per molte di queste sono consultabili i contratti fra lo scultore e il committente recuperati nel fondo Archivio Notarile Moderno e in quello Postunitario.
Inoltre nella sezione Acquisti e Doni il fascicolo del console di Genova a Firenze fa luce sulla polemica sorta tra lo scultore Aristodemo Costoli e Lorenzo Bartolini per il gruppo per il monumento del Cristoforo Colombo a Genova (1845-1850).
Il fondo conservato presso il Museo Civico di Palazzo Pretorio di Prato, ben conosciuto e studiato dagli storici dell’arte, faceva parte del lascito degli eredi Pianetti (1957). E’ formato prevalentemente da immagini, taccuini, fogli sciolti, documentazione che appare oggi complementare al fondo da poco acquisito dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e all’altrettanto antico nucleo del ramo familiare Fagnani Pani Cardi di Rimini. Tra le carte di Prato vi è l’attestato del secondo premio ottenuto a Parigi nel 1802, che permise a Bartolini di ottenere le prime importanti commissioni parigine. Inoltre presso il Museo, che accoglie alcuni modelli in gesso di Bartolini, si trova un carteggio relativo alla commissione per il monumento a Elisa Baciocchi.
La Biblioteca Roncioniana di Prato conserva i manoscritti di Cesare Guasti e Carlo Milanesi, oltre a vari stampati, relativi alla figura di Lorenzo Bartolini.