La maggior parte delle migliaia di cittadini deportati dal territorio apuano e lunigiano furono destinati ai campi di lavoro come quello di Turkheim, sottocampo di Dachau situato vicino a Monaco di Baviera. Prima della partenza per la Germania, gli ostaggi catturati venivano solitamente condotti e rinchiusi nelle ex-colonie presenti sul territorio, ora adibite a luoghi di raccolta e detenzione temporanea, come l’ex colonia “Italo Balbo” di Marinella o l’ex-colonia Vercelli di Marina di Carrara, cui tra l’altro si riferisce l’episodio citato nei documenti riportati. Questi testimoniano di una richiesta di informazioni, da parte delle autorità fasciste italiane, circa la situazione dei civili catturati e deportati già nel settembre del 1943.
Il fatto che la preoccupazione per le sorti dei propri concittadini riguardasse innanzitutto l’inadeguatezza dell’abbigliamento per le temperature del nord Europa, è sintomatico della subalternità delle autorità fasciste nei confronti dell’alleato tedesco.