Assieme ai picchi di violenza inaudita, rappresentati innanzitutto dalle terribili stragi di civili commesse su tutto il territorio nazionale dagli occupanti nazifascisti, lo sconvolgimento portato dalla guerra riguardava la quotidianità, il vivere di tutti i giorni. Divieti e restrizioni alla percorrenza di numerosi tratti stradali, coprifuoco, allarmi aerei costanti e regolari durante i quali era vietato pesino fumare all’aperto, erano tutte limitazioni che accompagnavano le ansie per la carenza di generi alimentari e ne rendevano ancora più difficile il reperimento.
Le condizioni di vita andavano facendosi sempre più disperate, tanto da costringere gruppi di persone a gesti inconsulti, ma comprensibili, quali assalti ai luoghi dove si prevedeva di poter trovare risorse di ogni genere, come riportato nei documenti sull’assalto alla Villa Padula di Carrara, avvenuto nell’ottobre del 1943.